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Percorsi di coppia

Accompagnare nella relazione one-to-one

In Collage è possibile intraprendere percorsi di coppia con Alessandra Callegari, counselor e coach, e Alessandra Di Minno, psicologa e counselor.
Che cosa rende difficile la vita a due? Quali dinamiche relazionali entrano in gioco nella relazione one-to-one? Come cambiare prospettiva e ripristinare il contatto?


Nella maggioranza dei casi sono le differenze caratteriali a rendere faticosa la vita di coppia: lingue diverse con cui si raccontano le stesse cose, lenti diversi con cui si leggono le situazioni e modi di reagire che si sentono incompatibili.
I pesi che si distribuiscono sulle cose della vita (lavoro, amicizie, sport, tempo per sé) possono essere diversamente bilanciati o cambiare nel tempo. Del carattere fanno parte anche le aspettative che si ripongono nella relazione e il modo di esprimere o di nascondere i propri bisogni. A volte si creano sproporzioni importanti nella percezione di quel che si sta dando nella relazione e di quello che si sta ricevendo.

Le fasi della relazione giocano una parte considerevole: il tempo modifica, nella maggior parte delle situazioni, l’intensità dei sentimenti, porta l’abitudine e cristallizza copioni, dentro cui ci si può sentire incastrati.

E così alcuni eventi, quali la nascita di un figlio, la morte di un genitore, la malattia, la perdita o il cambio del lavoro, decisioni su cui non si trova un accordo, possono modificare equilibri e portare disorientamento. Seppure le relazioni siano un gioco continuo di contatti, interruzioni e riparazioni, alcune rotture possono segnare profondamente la fiducia di uno o entrambi i partner.

Cambiare prospettiva
La scelta di una coppia di lavorare insieme a un professionista è coraggiosa: significa condividere uno spazio di intimità con qualcuno che non ne fa parte, ma anche percorrere una strada di ricerca che non si sa in partenza dove porterà e che richiede, in ogni caso, l’umiltà di aprirsi all’altro/a nella propria verità e fragilità.

La prima fase del lavoro è dedicata a comprendere e portare consapevolezza sulle dinamiche in atto. La posizione del counselor offre il vantaggio di non pendere da nessuna parte, ma di riportare ogni volta lo sguardo comune sulla relazione e come si svolge e non su presunte colpe/responsabilità dell’uno o dell’altra. Tutto è relazione: questa è la prospettiva che rende conto di quello che succede sul confine, su quello spazio in cui l’IO e il TU della relazione diventano un NOI in relazione. Non è immediato assumere questa prospettiva di visione, ma quando lo si impara si fa strada un certo sollievo rispetto al precedente attribuire colpe e ricorrere a proiezioni sull’altro/a dei motivi alla base delle proprie reazioni.
L’Enneagramma è una mappa utilissima che facilita l’esperienza del provare a vestire i panni dell’altro/a e osservare il mondo e la relazione da quella prospettiva. È uno strumento di nuova e profonda conoscenza dei caratteri proprio e altrui, che offre a volte significati molto diversi da quelli che si erano sempre attribuiti a comportamenti e reazioni del partner.

Ripristinare il contatto
Che nelle relazioni il contatto vada perduto non è un problema di per sé: le differenze caratteriali, gli stati emotivi personali, le situazioni che mettono in stress sono tra le cause più frequenti delle “interruzioni di contatto”. Non si riesce a trovare una buona sintonia, fino ad arrivare a un drastico allontanamento o a conflitti intensi. Quel che logora è la frequenza con cui le interruzioni avvengono e, ancor più, la difficoltà a ripristinare il contatto.

Il lavoro che proponiamo alle coppie punta anche ad allenare e rafforzare la capacità di ripristinare il contatto, attraverso il corpo o la parola. In genere questo porta a rendere più flessibile l’adattamento reciproco e a dosare meglio tempi per sé e tempi per la relazione. Nell’intento di ripristinare il contatto occorre imparare a rispettare il tempo necessario e saper tollerare l’esperienza della solitudine, ingrediente necessario anche alla coppia.


Dipendenza, Codipendenza, Controdipendenza, Indipendenza e Interdipendenza

Quando stiamo in piedi ci sentiamo stabili se abbiamo una buona aderenza al suolo (radicamento) e se il nostro baricentro è ben centrato. Nella dinamica relazionale ciascuno, metaforicamente, muove il proprio baricentro riuscendo più o meno a mantenere un buon equilibrio: si può essere troppo sbilanciati verso l’altro o, viceversa, non riuscire a protendersi per raggiungerlo.
Nel lavoro che proponiamo esploriamo le parole attorno alla radice comune “dipendenza”, per arrivare a comprendere più a fondo come la coppia si sta muovendo. È sempre un viaggio importante e, per alcuni, di svolta in termini di consapevolezza e di sperimentazione di modalità più equilibrate.

Per informazioni:
Alessandra Callegari, cell. 339 5324006, alecallalecall@gmail.com
Alessandra Di Minno, cell. 339 8010317, alessandra.diminno@gmal.com

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