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Counseling… cos’è?

Di che coa stiamo parlando?

di Alessandra Di Minno

Per quanto ancora dovremo assistere a questa reazione quando pronunciamo la parola counseling?

Una professione nuova sconta una diffusione ancora parziale; ma quando le persone comprendono quale opportunità rappresenta, sanno poi utilizzare al meglio le risorse che il counseling offre.

Proviamo allora a trovare parole semplici e chiare che offrano una sorta di carta di identità del counselor professionista in generale e, nello specifico, in Collage.

CHE COS’È IL COUNSELING

Innanzitutto è un percorso in genere breve, di durata variabile a seconda del bisogno.
Un percorso in cui il counselor accompagna e si fa accanto al cliente, sostenendone il cammino, a partire dalla consapevolezza che ogni individuo già possiede risorse utili, che può trovarne altre attorno a sé e impararne altre ancora, sostenuto dalla propria motivazione.
Un percorso che ha come obiettivi un maggiore ben-essere e un migliore funzionamento nel proprio modo di stare al mondo, nei vari ambiti in cui si vive/lavora.

Un percorso che sostiene la capacità di gestire la complessità dentro cui tutti ci muoviamo nel mondo attuale e di affrontare le conflittualità inevitabili presenti dentro di sé e nelle relazioni con gli altri.
Un percorso che funge da sostegno in occasione di momenti o eventi critici della vita che portano sofferenza e disorientamento e implicano la necessità di trovare modi nuovi di stare in relazione.
La sofferenza che può portare a chiedere aiuto a un counselor professionista spesso non ha a che fare con una struttura di personalità patologica, ma nasce dall’esperienza di vita quotidiana e dalla difficoltà condivisa di mantenere il proprio benessere in situazioni o relazioni critiche.
Sono sofferenze e difficoltà anche determinate da un contesto che produce pressioni e richieste molte alte, da cui a volte ci si sente schiacciati.

E in Italia?

In Italia il counseling esiste da vent’anni circa, ma solo negli ultimi anni si sta affermando come nuova professione che avanza e che apre sbocchi interessanti per chi vuole progettare il proprio futuro lavorativo e opportunità concrete per chi cerca un sostegno competente.

In Italia il counseling non è riconosciuto come professione regolamentata -come le professioni appartenenti a Ordini o Collegi – ma fa riferimento alla Legge 4/2013 (Disposizioni in materia di professioni non organizzate).

Esistono Associazioni di categoria cui i counselor e le scuole possono aderire, che hanno tra le loro funzioni quella di tutelare l’attività del professionista e il cliente.
Collage fa riferimento ad AssoCounseling (www.assocounseling.it), attiva in Italia dal 2009.

IL COUNSELOR NON È…

Uno psicologo o psicoterapeuta che si occupa di conoscere, diagnosticare e trattare/curare la struttura psicologica profonda della persona, a fronte di un funzionamento personale e relazionale tendenzialmente difficile e sofferente, o addirittura patologico.
Un coach, che propone percorsi, attraverso step e strategie graduali, per raggiungere obiettivi specifici, individuali o organizzativi.
Un consulente che, come suggerisce il termine, consiglia quale sia la strategia migliore a partire da un proprio sapere e da una propria visione di ciò che sarebbe ottimale.

IL COUNSELOR È…

Il counselor, in Collage, è un professionista che offre innanzitutto un percorso di crescita personale e di conoscenza di sé: insegna a comprendere e stare bene nel proprio corpo; a nominare, riconoscere ed esprimere le proprie emozioni (quella che oggi sentiamo chiamare Intelligenza Emotiva); a organizzare il proprio pensiero e decostruire credenze non funzionali.
Accompagna ad apprendere buone capacità di regolazione dei propri stati corporei ed emotivi, non solo con l’aiuto della Bioenergetica e della Gestalt, ma anche delle nuove conoscenze che le neuroscienze ci mettono a disposizione.
Così facendo favorisce l’equilibrio tra corpo, emozioni e pensiero e sviluppa una maggiore capacità di essere presenti, centrati ed efficaci.
Insegna a migliorare e potenziare le relazioni con gli altri attraverso l’esperienza della relazione tra counselor e cliente e offre contesti di gruppo che hanno la funzione di palestre relazionali.

DOVE, CON CHI, COME LAVORA

Il counselor può lavorare privatamente presso un proprio studio, inserirsi in strutture private o pubbliche (scuole, associazioni, ospedali…) o in ambito organizzativo aziendale.
Ogni soggetto sociale è potenziale cliente del counselor: i singoli, le coppie, le famiglie, i gruppi, le aziende…
Nel percorso formativo, infatti, il counselor apprende specifiche competenze da utilizzare in situazioni relazionali differenti.

Esistono diversi indirizzi e conseguenti metodi.
Collage utilizza un approccio integrato tra Bioenergetica e Gestalt, grazie al quale si propone di coinvolgere e valorizzare le dimensioni cognitive, emotive e corporee, perché solo se siamo persone ben integrate possiamo funzionare al meglio delle nostre possibilità.

Collage insegna e utilizza anche la mappa di Personalità dell’Enneagramma, oggi utilizzata in tutto il mondo in diversi ambiti, dalla crescita personale, al lavoro con le coppie, alle HR aziendali.

I corsi di formazione in counseling hanno una durata di tre anni e fino al 2020 sono aperti a tutti coloro che abbiano compiuto i 23 anni e siano in possesso di una diploma di scuola superiore quinquennale. Dal 2020 occorrerà almeno una laurea triennale per accedere ai corsi.

Collage ha una Scuola di Formazione in Counseling Professionale che offre una preparazione ampia e aggiornata alle più moderne conoscenze.

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